I veicoli Urban Air Mobility arriveranno prima di quanto si possa pensare
Sembra paradossale che mentre i nostri Amministratori discutono animatamente su come abbattere del 10% traffico ed emissioni di una arteria di una città italiana, altrove si studia come risolvere alla radice il paradigma traffico urbano - emissioni, letteralmente sorvolando sul traffico.
Hyundai sta portando alla realtà la mobilità aerea urbana, che tra l’altro verrà implementata prima di quanto ci si possa attendere.
Lo apprendiamo dal nono episodio del podcast rilasciato ogni 15 giorni da Hyundai “Are We There Yet?”. La conduttrice Suzi Perry ha presentato Pamela Cohn, Global Chief Operating Officer per la divisione Urban Air Mobility di Hyundai Motor Group, che ha spiegato appunto come la mobilità aerea urbana (UAM) prenderà forma nel futuro e dei fattori che entreranno in gioco per renderla un successo.
“How we’re making urban air mobility a reality” (Come stiamo rendendo la mobilità aerea urbana una realtà). Come avverrebbe un viaggio da un punto A a un punto B all'interno di un'infrastruttura UAM: dalla casa a un hub utilizzando il trasporto di terra e poi a un altro hub vicino alla destinazione finale su un veicolo volante.
Cohn spiega che non è il volo a rendere futuristica la mobilità aerea urbana, quanto piuttosto la tecnologia innovativa dietro di essa, che la renderà sostenibile, pulita e silenziosa.
In che modo i veicoli UAM saranno sostenibili
Spiega ancora la Cohn: “La sostenibilità è al centro di tutto ciò che facciamo ed è qualcosa a cui pensiamo come parte fondamentale della nostra progettazione”.
“I nostri veicoli devono essere puliti. La sostenibilità è uno dei capisaldi di ciò che stiamo facendo in questo momento nella divisione UAM. Quindi, guardando i velivoli che svilupperemo, si tratterà di velivoli a emissioni zero, alimentati a batteria, è questo ciò che prevediamo per i primi veicoli con i nostri progetti di decollo e atterraggio verticali elettrici o, in futuro, alimentati a idrogeno”.
La mobilità aerea urbana diventerà presto realtà
Cohn rivela che Hyundai prevede di entrare nel mercato con la sua infrastruttura UAM già nel 2028, guadagnando slancio nel successivo decennio.
Nel frattempo il brand ha bisogno di collaborare con una varietà di stakeholder. Oltre a ottenere l'accettazione e la fiducia del pubblico, sarà fondamentale raccogliere il sostegno dei responsabili politici e delle autorità a livello locale, statale e federale, nonché sviluppare partnership con aziende affermate e start-up nell'ecosistema.
Le infrastrutture UAM avranno somiglianze ma non saranno uniformi in tutto il mondo. Dal decongestionamento del traffico di Tokyo al rendere il tragitto giornaliero molto più semplice a Los Angeles, all’affrontare l’espansione urbana a Berlino o Parigi, si ravvisa certamente un'esigenza comune di gestione del traffico e di evoluzione dei collegamenti.
Ognuna di queste realtà presenta però delle esigenze e delle criticità peculiari. Perciò si prevede che le specifiche infrastrutture varieranno nelle diverse città dove saranno impiegate.
Fonte: Hyundai Media Newsroom = https://www1.hyundai.news/it/
Categoria: Soluzioni di mobilità Mobilità sostenibile
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